ALLEVIARE I DOLORI MESTRUALI: FARMACI E STRATEGIE ALTERNATIVE

Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente.  Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale.  Le donne sono la colonna vertebrale delle società - Rita Levi Montalcini Photo by Yavor Punchev on Unsplash

Care lottatrici coraggiose dell’oggi, questo articolo si rivolge a voi che dovete conciliare una vita lavorativa attiva fuori come dentro le mura domestiche e una vita affettiva di relazioni e passioni, insomma: una vita piena, con tutte le difficoltà e le gioie che essa comporta.

Particolarmente delicato all’interno della nostra vita quotidiana è il momento in cui si hanno le mestruazioni, perché il corpo richiede maggiore riposo e spesso si hanno fastidi e dolori.

Una percentuale altissima di donne infatti, stimata fra il 70 e l’80%, soffre di dolori mestruali, nei giorni immediatamente precedenti e durante il ciclo, anche se solamente da pochi anni questo argomento si fa strada apertamente agli occhi dell’attenzione mediatica (pensiamo alla grande quantità di farmaci analgesici pubblicizzati col target specifico del periodo mestruale).

Questo perché da secoli le mestruazioni sono state considerate un sintomo quasi vergognoso della condizione femminile, qualcosa di cui non farsi carico a livello di coscienza collettiva. Due sono i fattori che probabilmente hanno spinto a questa inversione di tendenza degli ultimi anni: la progressiva emancipazione della donna nel mondo del lavoro (con conseguente incidenza negativa sul rendimento lavorativo a causa dei dolori mestruali) e l’uso di farmaci antidolorifici ed altri dispositivi (assorbenti igienici, proteggi-slip, coppette, ecc.) connessi al periodo del ciclo.

  Sul versante farmacologico, i farmaci a base di ibuprofene sono molto usati per calmare i dolori mestruali, buscofen in primis. Nella tipica composizione, 200 mg di principio attivo, buscofen è efficace per le principali tipologie dolorose grazie alla preparazione in capsule morbide facilmente assorbibili dall’organismo. BuscofenAct è invece specifico per i dolori mestruali.

È un peccato, tuttavia, che questa tematica debba giungere sotto i riflettori mediatici solamente per i suoi aspetti negativi: non è affatto detto che l’incidenza delle mestruazioni debba essere ritenuta negativa nell’economia del lavoro, o invalidante.

Si tratta di un preconcetto errato ritenere che una persona debba essere in splendida forma 30 giorni su 30, offrendo sempre il massimo delle prestazioni: non tenere conto delle esigenze che corpo e mente richiedono per lo meno un giorno al mese (il primo giorno di mestruazioni è quello che si accusa maggiormente a livello di picchi ormoni e dolori addominali) significa trascurare un prezioso avvertimento che la natura ci offre per stare meglio.

Ovviamente è impossibile trascurare il dato della realtà in cui viviamo e della cultura in cui siamo immersi e quindi bisogna scendere a compromessi fra le nostre esigenze private e quelle della società e del mercato del lavoro.

Per fare un esempio: in alcuni Paesi la sindrome premestruale, nota anche come PMS, può essere considerata come un’attenuante in ambito giuridico penale con sentenze a carico di donne che avrebbero compiuto reati durante i giorni del ciclo.

Ora, senza arrivare a casi tanto estremi, è senz’altro di buon senso non sottovalutare la portata dei dolori mestruali, farmaci tradizionali e uno stile di vita sano (attività fisica regolare, consumo di frutta e verdura) possono essere i nostri grandi alleati nel prenderci cura di noi stesse ed evitare che le mestruazioni abbiano solamente un effetto problematico nella nostra vita quotidiana.

Link Correlati: dolori mestruali farmaci

Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

Condividi Questo Post