I prodotti per diabetici quale nuova frontiera della ristorazione

La ristorazione, oramai, si è instradata lungo percorsi nuovi e come le novità non mancano mai non mancheranno anche ulteriori adattamenti al ruolo di cucina come benessere e non solo come semplice “food” Photo by Jennifer Schmidt on Unsplash

La ristorazione, oramai, si è instradata lungo percorsi nuovi e come le novità non mancano mai non mancheranno anche ulteriori adattamenti al ruolo di cucina come benessere e non solo come semplice “food”.
Si parla di cucina nel senso di ristorazione ma anche di intrattenimento e di caffetteria dato che uno dei luoghi di ritrovo e di socializzazione è proprio il Bar o il Caffè come si diceva all’antica.

I prodotti per diabetici non sono esclusi, per fortuna, da queste tendenze al rinnovamento perché siamo in Occidente e, piaccia o meno, la nostra società è vittima delle “malattie del benessere” tra cui il ben noto “mal di zucchero” come è stato definito.

Occorre appuntare che i prodotti per diabetici sono una fetta di mercato in crescita non solo per via della storica incidenza del diabete nella società del benessere o presunto tale ma anche per via di una emergente coscienza rispetto al consumo consapevole di alcuni prodotti, bevande, componenti edulcoranti, condimenti.

La società dei consumi con l’industria alimentare ha modificato le abitudini dei consumatori i quali sono diventati una categoria commerciale e quindi, con tutte le conseguenze sulla salute, alcuni prodotti legati all’arte dolciaria si sono diffusi e sono diventati comuni.
Ciò che da appannaggio di una elite, come erano i pasticcini da Tè quando i nobili o i buoni borghesi si ritrovavano negli storici bar o nei salotti di determinati case o ritrovi vacanzieri, diventa mercato porta alla massificazione di gusti e abitudini ma anche alla possibile inflazione da consumismo.
Per questo le recenti campagne salutiste delle autorità sanitarie e delle varie associazioni di controinformazione alimentare hanno avuto un crescente successo: oggi è comune che una persona normalmente in salute usi prodotti a zero calorie o “sugar free” non per il gusto di condividere le abitudini di chi deve consumare prodotti per diabetici ma perché, semplicemente, tutti hanno bisogno, necessità ed anche diritto a godere di ottimi sapori e di dolci sfizi.

Oggi, con le recenti possibilità che gli edulcoranti naturali, come l’estratto di Stevia con la sua carica dolcificante superiore a qualsiasi zucchero raffinato o naturale, regalano ai consumatori nel loro insieme, si può abbattere sul serio la barriera discriminatoria che alcuni prodotti per diabetici hanno formato, rendendo il diabetico una sorta di settario interno a circuiti alimentari estranei alla massa.
Non è così, in generale, ma ancora meno lo sarà con la diffusione degli edulcoranti alla Stevia che permettono il mantenimento del gusto dolce con tutti i crismi del piacere ma a zero calorie e senza rischi.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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