TENERE IL PROPRIO GATTO IN CASA O LASCIARLO USCIRE (E RIENTRARE LIBERAMENTE)?

Si sa, un gatto in casa è bello: ma non è soltanto bello, è nobilitante degli spazi, conferisce eleganza e morbidezza al vostro rientro a casa dopo il lavoro, magari dopo una giornata stressante Photo by Alexandru Zdrobău on Unsplash

Carissimi amici e amanti dei piccoli felini domestici, quello espresso nel titolo è sicuramente un pensiero fra i più frequenti e assillanti su cui vi sarete arrovellati, se non altro quando avete deciso di adottare il vostro amico a quattro zampe.

                Si sa, un gatto in casa è bello: ma non è soltanto bello, è nobilitante degli spazi, conferisce eleganza e morbidezza al vostro rientro a casa dopo il lavoro, magari dopo una giornata stressante.               

Un gatto in casa elimina le energie negative dell’ambiente che lo circonda, perché è un animale che potremmo impropriamente definire sensitivo, in grado di percepire l’energia dei corpi sottili. Basti pensare che gli antichi egizi quasi sicuramente avevano intuito questa ed altre nozioni circa la natura dei gatti, quindi tributavano loro un culto fervidissimo: oltre a rendere loro onore in vita e dopo la morte, attraverso la mummificazione, dedicare templi, statue votive, ecc. eressero la citta di Bubasti, ovvero la città di Bastet, il dio-gatto (e non era il solo), dove ogni anno migliaia di pellegrini si riversavano fra le sue mura per festeggiamenti e ringraziamenti votivi.

Contrariamente a quanto alcune dicerie popolari affermano, il gatto non è un animale anaffettivo nei confronti degli esseri umani, sempre visto in contrapposizione col cane, altro amico domestico per eccellenza, stigma dell’amore e della fedeltà incondizionati: il gatto è un animale affettuosissimo e, se gli si dedicano le giuste cure e attenzioni, esso è in grado di restituirli centuplicati (oltre al fatto, per nulla trascurabile, che ama tantissimo le coccole!).

Per chi vive in campagna o limitrofi, come per chi vive in città ricche di canali ecc., tenere un gatto in casa è un perfetto rimedio contro topi o insetti infestanti. 

Insomma, abbiamo visto che le ragioni per portarsi un gatto in casa sono tantissime, la fatidica domanda è se poi lasciarlo libero di scorrazzare in giro e rientrare la sera o se confinare il suo universo all’interno delle sole mura domestiche.

Non esiste una risposta univoca, bisogna valutare tanti fattori, quali: a quanti pericoli sarebbe esposto all’esterno? Strade trafficate, pericolo di perdersi, pericolo di contrarre malattie azzuffandosi coi suoi simili, ecc. Sicuramente le strade trafficate sono il maggior pericolo a cui un gatto domestico, uscendo, va incontro.

D’altro canto bisogna anche valutare che cosa potrebbe offrirgli la sola vita domestica: spazio sufficiente per fare un po’ di attività fisica e per giocare? Stimoli e compagnia adeguati? Il rischio di confinare un gatto in casa in un appartamento è sicuramente quello che esso campi a lungo ma senza godere appieno della sua natura felina: sarebbe bene potergli offrire quantomeno qualche pianta, un terrazzo protetto magari, un qualche link con la natura circostante, anche se non sempre è possibile perché molto spesso anche noi umani ne viviamo completamente privi.

Qualunque sia la vostra scelta, la cosa più importante è che al vostro amico felino non manchino mai l’amore e la cura, cose delle quali, se potesse parlare, sicuramente vi ringrazierebbe, quantomeno con un sorriso obliquo e benevolo come quello di Bastet nelle statue.

Link Correlati: gatto in casa

Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

Condividi Questo Post